domenica 11 maggio 2014

Carrie(Movie Park #9)

Movie Park


Rieccoci anche oggi nella rubrica di Movie Park. Il film di oggi è stato causa di una profonda spaccatura della critica,ricevendo valutazioni sia negative che positive, e ottenendo un premio come miglior film horror del 2014 ai "People's Choise Award"; ecco a voi "Carrie".

"Carrie" è il remake del celebre film del 1976 di Brian De Palma, ed è la trasposizione cinematografica del primo romanzo dell'autore del brivido, Stephen King.

La storia parla di Carrie White(Chloe Moretz Grace) una timida e goffa adolescente, presa di mira dai compagni e succube di una madre instabile e possessiva(Julianne Moore), che tenta di tenerla lontana da ogni forma di vita sociale. La ragazza scopre però di avere un dono, che le permette di spostare gli oggetti con la forza della mente; inoltre arriva, inaspettato, un atto di gentilezza da parte di uno dei suoi compagni, un occasione di cambiamento e normalità, da una vita altrimenti difficile e piena di complessi. Ma quando il sogno si trasforma in incubo, quello che era il suo dono diventa una condanna, un'arma alla ricerca di sangue e disperazione.

Il film non è un vero horror, ma piuttosto un'intensa storia sull'emarginazione e sul vittimismo, ed è per questo che viene scelta per la regia, Kymberly Peirce, vista la sua naturale abilità nel dirigere straordinari film drammatici, come "Boys Don't Cry". La sua versione della vicenda non è particolarmente innovativa rispetto al primo film, ma cerca piuttosto di concentrarsi sul profilo psicologico dei personaggi, eliminando dal film quell'atmosfera di timore referenziale del corpo femminile che De Palma aveva instillato nel suo film. 

Tra le interpretazioni emergono quella di Chloe Moretz, che per immedesimarsi nel ruolo della vittima emarginata, è andata in un centro di accoglienza, per parlare con donne provate da vere esperienze, riuscendo così a dare al suo personaggio una forte caratterizzazione emotiva, molto più fedele alla Carrie del romanzo; a risaltare è sopratutto l'interpretazione di Julianne Moore, che ben riesce nel creare un personaggio disturbante e schiavo delle sue convinzioni religiose.

Il film gode di un ottima qualità estetica , che risalta sopratutto nelle concitate fasi finali, e vanta una colonna sonora in grado, con poche melodie, di toccare lo spettatore nel profondo.

Voto:7½+

-L.O.T.

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