mercoledì 28 maggio 2014

Kokoro Connect (Manga Column #12)







                                                       
                            Manga Column



Negli ultimi tempi siamo stati invasi da anime e manga moe, è il loro momento, ma tra questi senza dubbio spicca Kokoro Connect, e per l’appunto ve ne parlerò.

Kokoro Connect (ココロコネクト, Cuori Connessi) nasce come light novel nel 2010, come al solito sono stati fatti anime (17 episodi nel 2012) e manga (per ora in corso ed inedito in Italia).

Taichi e Nagase
Tre ragazze, Inaba Himeko, Yui Kiriyama e Nagase Iori, e due ragazzi, Taichi Yaegashi e Aoki Yoshifumi, non avendo trovato alcun club cui aderire nella loro scuola (in Giappone c’è l’usanza nelle scuole di fondare dei club), decidono di fondarne uno che chiamano “Club di Ricerca Culturale”, in cui in pratica non fanno quasi nulla. Un giorno succede una stranezza, scoprono che le loro anime si scambiano nei corpi. Questo scambio non segue regole, né di durata né di scelta dei corpi. Inutile dire quanto metta a disagio questa situazione, ma proprio mentre si chiedono che fenomeno strano sia, una strana entità, Fūsenkazura, dopo aver preso possesso del corpo di un insegnante, si presenta ai cinque protagonisti. Senza far sapere di sé, dice esclusivamente che sta compiendo degli esperimenti su di loro, volti a stimolare la personalità, il tutto per un suo divertimento.
Yui
Lo scambio dei corpi non è l’unica prova cui vengono sottoposti i ragazzi, gli altri esperimenti consisteranno nell’agire d’impulso, quindi non riuscire a frenare i propri istinti e desideri, nel ritorno all’età infantile ed infine nel riuscire a sentire i pensieri di uno degli altri amici.

Kokoro Connect è interamente basato sull’introspezione dei personaggi e sulla loro caratterizzazione psicologica, per non appesantirlo troppo è stato dato un tocco più comico con scorci di vita quotidiana. Le prova cui sono sottoposti i ragazzi, anche se apparentemente banali, mettono in luce uno dei grandi drammi dell’umanità: come si è e come si appare. Con le prove di Fūsenkazura casca qualsiasi maschera e i nostri protagonisti sono completamente messi a nudo, tra di loro è impossibile nascondere qualcosa.

Fūsenkazura nel corpo del prof scansafatiche
Partiamo proprio dallo scambio di corpi. Innanzitutto c’è il disagio della violazione della propria intimità, soprattutto quando è uno dei ragazzi ad entrare nel corpo di una delle ragazze. In secondo luogo, ma maggiormente importante: ci si può fidare completamente? Se nel mio corpo vi è un’altra anima, allora questo agisce anche contro la mia volontà, potrebbe addirittura commettere un omicidio, il colpevole sarebbe il mio corpo con un’anima all’interno diversa dalla mia, ma la colpa sarebbe in ogni caso mia.
È un guardarsi da dentro e dall’esterno.

La seconda prova inizia a complicarsi perché agendo d’impulso possono essere coinvolte anche persone esterne alle prove di Fūsenkazura, come succederà a Yui che, essendo un’ex-karateka, aggredisce un gruppo di ragazzi per strada. Questa seconda prova può portare all’isolamento autoimposto per paura di danneggiare le persone che ci sono intorno.

Inaba
La terza prova riporta in vita tutti i traumi vissuti da bambini e le derivanti complicazioni e, infine, la quarta prova ti permette sì di sapere cosa gli altri pensano, ma anche gli altri possono conoscere i tuoi pensieri che magari riguardano proprio loro!

Come ho detto un po’ più su, ogni personaggio ha il suo spazio, le proprie crisi, paure e debolezze. Taichi è un “maniaco altruista”, corre continuamente in aiuto degli altri in realtà per star bene con se stesso; Nagase ha vissuto cinque matrimoni della madre e per piacere ad ogni marito, ha continuamente cambiato carattere e personalità, estendendo questa abilità anche con tutte le altre persone, ma alla fine lei non capisce più com’è la vera se stessa (in realtà sì, alla fine riesce a ritrovarsi); Inaba è scostante, fredda, cinica, anche un po’ egoista, intelligente sopra la norma ma nel profondo amorevole e dolce; Aoki è sempre allegro e spensierato, ma questo perché da quando una sua amica morì ragazzina, lui vuole vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, cercando di godersi appieno la vita, è innamoratissimo di Yui, anche se non ricambiato; infine abbiamo proprio Yui, bravissima karateka, che soffre di androfobia da quando un gruppo di ragazzi, anni prima, ha cercato di violentarla.
Aoki

Belli tutti i personaggi, belle le loro ambivalenze caratteriali che li avvicinano moltissimo a noi, anche perché come dice Inaba, anche chi non ha avuto un trauma può avere delle ripercussione come se lo avesse subìto. Il personaggio di Nagase non mi piaceva da prima e ancor meno poi nel suo sviluppo, anche se è immensamente carina (ecco, troppo moe xD), al contrario Inaba che ha subìto il processo inverso mi è piaciuta fin dall’inizio e anche Yui. Dei ragazzi davvero fantastico è Taichi che però ha avuto nettamente maggior spazio rispetto ad Aoki.

Il lieto fine è andato nell’esatta direzione in cui speravo xD l’unica pecca è che di Fūsenkazura non si sa nulla né si lascia intuire qualcosa. Non sappiamo chi sia, né che scopo abbiano queste prove da lui architettate, se non il suo puro divertimento.

Tutto sommato Kokoro Connect è molto tenero, non solo per i disegni accentuano questa caratteristica, ma proprio i personaggi in sé e come si relazionano tra di loro. È sempre molto delicato, anche se ci sono passaggi un po’ più aspri. Trovo che sia una bella storia d’amicizia, un’amicizia ribadita con forza e messa in discussione per poi essere riaffermata infinite volte. Bello anche nella sua ingenuità, che in questo caso non ha un’accezione negativa, ma sempre relativa alla sfera della delicatezza.

Lo consiglio a chi ha voglia di guardare qualcosa di un certo spessore, ma non troppo pesante.


Voto: 8


-FGrace

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