Manga Column
“..le cicale che piangevano tanto forte da assordare, se ci ripenso
ora…forse, volevano proprio avvisarmi che tutto avrebbe avuto inizio in quel preciso
istante.” [Keiichi Maebara]
Ben ritrovati! Questa non è solo la seconda settimana dedicata all’horror, è soprattutto la settimana dedicata ad uno dei titoli più forti, potenti, magnifici, figherrimi di tutti i tempi (e che rientra nella mia personalissima top 3)….sto parlando di….(rullo di tamburi)….Higurashi no naku koro ni *--*
Diamine, che figata! Ma prima di continuare con le lodi,
procediamo per gradi e iniziamo con le solite informazioni di base.
Giugno 1993, Keiichi Maebara si trasferisce ad Hinamizawa,
un villaggio rurale con pochissimi abitanti, così pochi che esiste solo una
scuola con un’unica classe in cui vi sono bambini e ragazzi di ogni età. Qui
Keiichi fa amicizia con due coetanee, la pucciosissma Rena Ryuugu e la tsundere Mion
Sonozaki (che poi si scoprirà avere una gemella, Shion), e con due
super-pucciosissime bambine, Rika Furude e Satoko Houjou. La vita sembra
trascorrere tranquilla e perfetta finché Keiichi non viene informato da un
fotografo di alcuni omicidi efferati avvenuti per quattro anni di seguito.
Tutte queste morti sono avvenute il giorno del Watanagashi Matsuri, una
festività dedicata ad una specie di divinità chiamata Oyashiro-sama (il
Monaco), si pensa che sia lui stesso a far morire una persona e rapire dai
demoni (scomparire) un’altra. Anche quell’anno, il fotografo viene trovato ucciso e la sua
fidanzata scompare. Keiichi, dopo aver parlato anche con un poliziotto, inizia
ad entrare in paranoia, crede che le morti siano causate da Rena e Mion. Si
sente ovunque seguito e perseguitato da loro, che mostrano atteggiamenti
inquietanti ed ambigui. Esasperato ed impaurito, preda di un raptus di follia,
uccide brutalmente le sue amiche, per poi suicidarsi anche lui.
Giugno 1993, Keiichi Maebara si trasferisce ad
Hinamizawa…come? Di nuovo? Eh sì! Ho semplicemente riassunto i primi 4 episodi,
poi la storia ricomincia perfettamente da capo. Uno scherzo? Ma no! Higurashi
no naku koro ni è diviso in archi narrativi; in ogni arco la storia è sempre la
stessa, solo che viene vissuta ogni volta dal punto di vista di un diverso
personaggio. Di volta in volta, però, cambia il personaggio che cade preda di questa
follia omicida, che più tecnicamente è una malattia chiamata Sindrome di
Hinamizawa.
Cosa c’è realmente sotto queste morti misteriose? È davvero
opera di Oyashiro-sama o c’è di mezzo la mano umana? Cos’è la Sindrome di
Hinamizawa? Perché la storia riprende sempre da capo? Ogni dubbio verrà
chiarito nella stagione, Higurashi no naku koro ni kai, queste due serie sono
inscindibili, infatti.
Se avevo detto quanto Mirai Nikki fosse fantastico per
quella vena di follia, Higurashi no naku koro ni è da psicopatici. Psicopatici
gli autori, la trama, i personaggi e perfino chi guarda. La schizofrenia regna
dall’inizio alla fine dando vita ad una fiera di omicidi brutali.
Higurashi no naku koro ni è innovativo ed imprevedibile.
Audace e brutale negli improvvisi cambi di registri narrativi, il passaggio dal
primo al secondo arco narrativo è traumatico, ma anche all’interno di uno
stesso episodio, si passa da situazioni comiche e spensierate a situazioni tragiche.
L’uso di ragazze e bambine super moe che si trasformano in psicopatiche
sanguinarie anche è un contrasto potente e riuscitissimo. Non a caso Rena con
la sua mannaia ha fatto da prototipo per Yuno Gasai di Mirai Nikki.
Insomma, si osa. Si presenta qualcosa del tutto insolito,
nella trama e nei personaggi. Il passaggio dagli occhioni shojo a occhi
taglienti e inquietanti è un qualcosa di mai visto eseguito così alla
perfezione. C’è una grandissima espressività, si parla addirittura di
super-deformed, in cui i visi vengono completamente stravolti e rappresentati orrorificamente.
I disegni in sé sono poco particolarizzati, scenografie povere e stilizzate,
personaggi dai corpi sproporzionati…ma tutto questo incornicia perfettamente il
tutto, e al pianto delle cicale avviene la metamorfosi, allucinazioni e
disturbo dei sensi, le pupille si rimpiccioliscono, tremano, i volti diventano
mostruosi, esagerati, con zoomate particolarissime e instabili sui sudori
gelidi, sulle bocche ansimanti e sugli occhi tremanti.
Non ho mai visto anime con un’attenzione così particolare su
ciò che avviene fisicamente durante i momenti di terrore e di ansia. Da questo
punto di vista, riesce a trasmettere un’ansia ed un’oppressione senza eguali.
È fondamentalmente, forse prim’ancora di essere un horror,
un thriller psicologico. È angosciante, incalzante, si presenta nel primo arco
narrativo come uno splatter non troppo esagerato, per diventare sempre più
macabro e forte con l’avanzare degli episodi. Tra le scene più terrificanti,
non nel senso di situazione paurosa o di scena particolarmente splatter, ma di
scena che fa letteralmente venire i brividi per il terrore che ci possa
succedere, vi è quella in cui Mion obbliga a Shion di mettere le dita in una
macchina che strappa le unghie dalla carne, detta così non rende però xD va
vista e basta! Per le scene puramente splatter e horror…uff ce ne sono a
bizzeffe! Tutte di follia pura xD come il suicidio di Rika (e non è uno spoiler, tanto la storia ricomincia xD), Rena che uccide la compagna del padre..solo per dirne alcune!
È un horror, ma un horror che avviene tutto nella testa dei
personaggi, la cosa fantastica è che in questo teatro degli orrori vi sono
esclusivamente esseri umani, nessuna creatura horror per antonomasia (fantasmi,
vampiri etc..), questo secondo me rende ancora più realistico il sentimento di
oppressione che pervade lo spettatore.
La psicologia dei personaggi sta in piedi dall’inizio alla
fine. Ognuno ha una sua caratterizzazione inconfondibile, un proprio trauma,
finché la malattia non prende il sopravvento.
La suddivisione in archi narrativi permette di prevedere
cosa succederà, eppure mai una volta s’indovina realmente, alla fine si può
dire solo che sicuramente una persona muore ed una scompare, le azioni dei
nostri protagonisti saranno sempre a noi ignote. Questa suddivisione tra
l’altro, ci permette di ampliare la visione generale sull’effettivo andamento
della storia, della grande storia che si ripete ogni volta e che si conclude
con un massacro.
È difficile per me recensire HNNKN, mi piace così tanto che
ho paura di sminuirlo. Sopra dicevo che il manga non è arrivato in Italia, ma vale
la pena leggerlo in rete perché non so come sia possibile ma è ancora più
spaventoso dell’anime!
Davvero assolutamente da vedere perché è impossibile che non
piaccia, a me ha fatto praticamente impazzire, e pensare che l’ho scoperto per
caso guardando un amv!
Voto: 10
-FGrace
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