mercoledì 14 maggio 2014

Higurashi no naku koro ni (Manga Column #10)







                                                     Manga Column

                                 


“..le cicale che piangevano tanto forte da assordare, se ci ripenso ora…forse, volevano proprio avvisarmi che tutto avrebbe avuto inizio in quel preciso istante.” [Keiichi Maebara]




Ben ritrovati! Questa non è solo la seconda settimana dedicata all’horror, è soprattutto la settimana dedicata ad uno dei titoli più forti, potenti, magnifici, figherrimi di tutti i tempi (e che rientra nella mia personalissima top 3)….sto parlando di….(rullo di tamburi)….Higurashi no naku koro ni *--*
Diamine, che figata! Ma prima di continuare con le lodi, procediamo per gradi e iniziamo con le solite informazioni di base.


Della saga When they Cry, Higurashi no naku koro ni (Quando le cicale piangono, ひぐらしのなく頃に ) è una sound novel da cui è stato tratto, nel 2006, un anime seinen, horror, thriller, diviso in Higurashi no naku koro ni (prima serie, 26 episodi), Higurashi no naku koro ni kai (seconda serie, 24 episodi) e due OAV, Higurashi no naku koro ni rei e kira; ne è stato tratto anche un manga inedito in Italia (però su alcuni siti si trovano le scan tradotte da fan).

Giugno 1993, Keiichi Maebara si trasferisce ad Hinamizawa, un villaggio rurale con pochissimi abitanti, così pochi che esiste solo una scuola con un’unica classe in cui vi sono bambini e ragazzi di ogni età. Qui Keiichi fa amicizia con due coetanee, la pucciosissma Rena Ryuugu e la tsundere Mion Sonozaki (che poi si scoprirà avere una gemella, Shion), e con due super-pucciosissime bambine, Rika Furude e Satoko Houjou. La vita sembra trascorrere tranquilla e perfetta finché Keiichi non viene informato da un fotografo di alcuni omicidi efferati avvenuti per quattro anni di seguito. Tutte queste morti sono avvenute il giorno del Watanagashi Matsuri, una festività dedicata ad una specie di divinità chiamata Oyashiro-sama (il Monaco), si pensa che sia lui stesso a far morire una persona e rapire dai demoni (scomparire) un’altra. Anche quell’anno, il fotografo viene trovato ucciso e la sua fidanzata scompare. Keiichi, dopo aver parlato anche con un poliziotto, inizia ad entrare in paranoia, crede che le morti siano causate da Rena e Mion. Si sente ovunque seguito e perseguitato da loro, che mostrano atteggiamenti inquietanti ed ambigui. Esasperato ed impaurito, preda di un raptus di follia, uccide brutalmente le sue amiche, per poi suicidarsi anche lui.
Giugno 1993, Keiichi Maebara si trasferisce ad Hinamizawa…come? Di nuovo? Eh sì! Ho semplicemente riassunto i primi 4 episodi, poi la storia ricomincia perfettamente da capo. Uno scherzo? Ma no! Higurashi no naku koro ni è diviso in archi narrativi; in ogni arco la storia è sempre la stessa, solo che viene vissuta ogni volta dal punto di vista di un diverso personaggio. Di volta in volta, però, cambia il personaggio che cade preda di questa follia omicida, che più tecnicamente è una malattia chiamata Sindrome di Hinamizawa.
Cosa c’è realmente sotto queste morti misteriose? È davvero opera di Oyashiro-sama o c’è di mezzo la mano umana? Cos’è la Sindrome di Hinamizawa? Perché la storia riprende sempre da capo? Ogni dubbio verrà chiarito nella stagione, Higurashi no naku koro ni kai, queste due serie sono inscindibili, infatti.

Se avevo detto quanto Mirai Nikki fosse fantastico per quella vena di follia, Higurashi no naku koro ni è da psicopatici. Psicopatici gli autori, la trama, i personaggi e perfino chi guarda. La schizofrenia regna dall’inizio alla fine dando vita ad una fiera di omicidi brutali.

Higurashi no naku koro ni è innovativo ed imprevedibile. Audace e brutale negli improvvisi cambi di registri narrativi, il passaggio dal primo al secondo arco narrativo è traumatico, ma anche all’interno di uno stesso episodio, si passa da situazioni comiche e spensierate a situazioni tragiche. L’uso di ragazze e bambine super moe che si trasformano in psicopatiche sanguinarie anche è un contrasto potente e riuscitissimo. Non a caso Rena con la sua mannaia ha fatto da prototipo per Yuno Gasai di Mirai Nikki.

Insomma, si osa. Si presenta qualcosa del tutto insolito, nella trama e nei personaggi. Il passaggio dagli occhioni shojo a occhi taglienti e inquietanti è un qualcosa di mai visto eseguito così alla perfezione. C’è una grandissima espressività, si parla addirittura di super-deformed, in cui i visi vengono completamente stravolti e rappresentati orrorificamente. I disegni in sé sono poco particolarizzati, scenografie povere e stilizzate, personaggi dai corpi sproporzionati…ma tutto questo incornicia perfettamente il tutto, e al pianto delle cicale avviene la metamorfosi, allucinazioni e disturbo dei sensi, le pupille si rimpiccioliscono, tremano, i volti diventano mostruosi, esagerati, con zoomate particolarissime e instabili sui sudori gelidi, sulle bocche ansimanti e sugli occhi tremanti.

Non ho mai visto anime con un’attenzione così particolare su ciò che avviene fisicamente durante i momenti di terrore e di ansia. Da questo punto di vista, riesce a trasmettere un’ansia ed un’oppressione senza eguali.

È fondamentalmente, forse prim’ancora di essere un horror, un thriller psicologico. È angosciante, incalzante, si presenta nel primo arco narrativo come uno splatter non troppo esagerato, per diventare sempre più macabro e forte con l’avanzare degli episodi. Tra le scene più terrificanti, non nel senso di situazione paurosa o di scena particolarmente splatter, ma di scena che fa letteralmente venire i brividi per il terrore che ci possa succedere, vi è quella in cui Mion obbliga a Shion di mettere le dita in una macchina che strappa le unghie dalla carne, detta così non rende però xD va vista e basta! Per le scene puramente splatter e horror…uff ce ne sono a bizzeffe! Tutte di follia pura xD come il suicidio di Rika (e non è uno spoiler, tanto la storia ricomincia xD), Rena che uccide la compagna del padre..solo per dirne alcune!

È un horror, ma un horror che avviene tutto nella testa dei personaggi, la cosa fantastica è che in questo teatro degli orrori vi sono esclusivamente esseri umani, nessuna creatura horror per antonomasia (fantasmi, vampiri etc..), questo secondo me rende ancora più realistico il sentimento di oppressione che pervade lo spettatore.

La psicologia dei personaggi sta in piedi dall’inizio alla fine. Ognuno ha una sua caratterizzazione inconfondibile, un proprio trauma, finché la malattia non prende il sopravvento.

La suddivisione in archi narrativi permette di prevedere cosa succederà, eppure mai una volta s’indovina realmente, alla fine si può dire solo che sicuramente una persona muore ed una scompare, le azioni dei nostri protagonisti saranno sempre a noi ignote. Questa suddivisione tra l’altro, ci permette di ampliare la visione generale sull’effettivo andamento della storia, della grande storia che si ripete ogni volta e che si conclude con un massacro.

Come dicevo, per avere chiarimenti bisogna guardare la seconda serie in cui verranno ad emergere due personaggi molto trascurati nella prima, due personaggi che ritroveremo anche nella recensione della prossima settimana (più o meno…). Higurashi no naku koro ni kai, approfondisce ancora meglio i drammi psicologici dei personaggi, cala la quantità di sangue e l’efferatezza con cui vengono commessi gli omicidi, cambiano anche i tratti dei disegni. In quanto serie esplicativa non poteva essere una bomba pazzesca come la prima, ma visto che io non le considero due serie separate, evito ogni inutile confronto. È potente tutto! Anzi, in questi 24 episodi abbiamo l’esplodere della follia di un insospettabile personaggio (che se devo essere sincera, nella prima serie non la conta giusta, ma mai ci si aspetterebbe un colpo di scena tanto grande. Ah, è poi è il mio personaggio preferito *____*).

È difficile per me recensire HNNKN, mi piace così tanto che ho paura di sminuirlo. Sopra dicevo che il manga non è arrivato in Italia, ma vale la pena leggerlo in rete perché non so come sia possibile ma è ancora più spaventoso dell’anime!

Davvero assolutamente da vedere perché è impossibile che non piaccia, a me ha fatto praticamente impazzire, e pensare che l’ho scoperto per caso guardando un amv!


Voto: 10


-FGrace

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