giovedì 15 maggio 2014

Silent Hill Part 2 (Planet Saga #10)

Planet Saga

Eccoci di nuovo su Planet Saga, cari lettori. Oggi continueremo l'argomento trattato la scorsa settimana, proseguendo il viaggio videoludico di "Silent Hill".

Silent Hill 4: The Room
"Silent Hill 4" uscì nel 2004 per PS2 e Xbox, e rappresentò il primo passo di un desiderio della Konami di introdurre nuovi elementi degni di nota, che potessero lasciare il segno negli anni a venire.

Il protagonista della storia è Henry, un ragazzo trasferitosi da poco in un piccolo appartamento, la stanza 302; ritenuto da molti un tipo asociale, la realtà è che il ragazzo non può uscire di casa, poiché la porta è incatenata dall'interno, il telefono e la televisione non funzionano, i vicini non sentono le sue urla  e le finestre sono sbarrate. Inoltre ogni notte il ragazzo ha dei terribili incubi, in cui le pareti grondano sangue e degli spettri lo inseguono, costringendolo a fuggire attraverso un gigantesco buco nel bugno, che sembra condurlo in un luogo stranamente familiare.

Il gioco si divide in due tipi di gameplay: una in prima persona, quando ci troveremo nella camera, e una classica in terza persona, quando ci troveremo nell'otherworld. Nella stanza dovremmo semplicemente interagire con gli oggetti e sfuggire agli spettri, una nuova tipologia di nemici imbattibili da battere, e avremo inoltre la possibilità di conservare e/o recuperare armi e oggetti da un baule. Quando viaggeremo nella realtà alternativa, le fasi di gioco ritornano a essere quelle dei precedenti capitoli, con la nuova possibilità di caricare i colpi, per infliggere notevoli danni, e l'assenza della radio e della torcia.
L'atmosfera rimane angosciante come sempre, introducendo ambientazioni non particolarmente degne di nota, ma che ben si fon dono alla vicenda e al mosaico generale, poiché arricchiti da velati particolari sul nostro passato. Una menzione a parte merita la camera, in grado di avvolgere in nostri sensi di angoscia pura, favorendo un sempre crescente senso di disagio e claustrofobia. A rendere ancora più drammatica la situazione ci pensano i numerosi nemici, che seppur scarsi dal punto di vista grafico, riescono a terrorizzare grazie alla capacità di irrompere all'improvviso, attraversando i muri.

Le espressioni facciali dei personaggi sono realistiche ed estremamente coinvolgenti, dando cosi ulteriore drammaticità agli eventi. Il comparto sonoro è eccellente come sempre e riesce a catturare il giocatore grazie a inquietanti effetti sonori d'ambiente, studiati per enfatizzare le situazioni.


Silent Hill Origins
"Silent Hill Origins" usci nel 2007 in esclusiva per PSP, una scelta non compresa da tutti, poiché il titolo non è esattamente quello che decideremo di portarci in giro, ma che invece va giocato a casa, in una notte buia e solitaria, magari con delle cuffie.

La trama, che funge da prequel al primo capitolo, ci mette nei panni del camionista Travis Grady, arrivato a Silent Hill quasi per caso dopo aver salvato una ragazzina da un incendio. Il malcapitato si renderà presto conto dell'orrore in cui è sprofondato, dopo essere stato attaccato da creature inenarrabili, e mentre vagherà per la cittadina in cerca di risposte, molte saranno le ombre che sembreranno attanagliare Travis, sconvolto da oscuri ricordi che non rammendava, e che ben presto gli faranno capire di non essere giunto li per caso.

Il gameplay è simile ai primi capitoli, con tanto di radio e torcia, ma risulta più fluido e studiato, favoreggiando molto le fasi esplorative, necessarie alla raccolta dei rari medikit e degli indizi per avanzare nella disturbante città, grazie grazie anche all'uso della mappa, che ricopre qui un ruolo fondamentale, vista la vastità dei scenari. Per sconfiggere i nostri sanguinari nemici avremo a disposizione una vasta gamma di armi, sia da fuoco che da mischia, che potremo comodamente portarci,non avendo la nostra borsa un limite. Dovremo comunque combattere con cautela, poiché le armi dopo un po si deteriorano, lasciandoci indifesi e in balia delle instancabili creature.

L'atmosfera è più terrorizzante che mai e i passaggi tra le due dimensioni sarà caratterizzata da una raccapricciante melodia e da un effetto grafico simile a un'interferenza, che ci introdurrà all'otherworld, caratterizzato da tonalità cupe e scenari raccapriccianti. In questo capitolo i passaggi di realtà diventano molto importanti, poiché non servono solo a terrorizzare lo spettatore, potremmo infatti decidere noi quando"viaggiare", per poter avanzare in luoghi altrimenti inaccessibili, prestando molta attenzione alle creature, pronte ad attaccarci in entrambe le dimensioni. Le musiche sono sempre straordinarie e riescono ad angosciare sempre di più il malcapitato giocatore, che presto o tardi cederà al terrore. 

Voto: 8½+

-L.O.T.

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