martedì 18 febbraio 2014

Esercizi di Stile - Raymond Queneau (Stuff #1)



Stuff
#1
Benvenuti!
Che siate capitati qui perché ve lo ha detto qualcuno, che sia perché su internet si trova qualsiasi cosa, oppure per caso, comunque io vi dico: benvenuti! Benvenuti su Movies and Stuff, luogo d’incontro tra le arti. E soprattutto benvenuti nel mio piccolo angolo dove io, Lorenzo, vi porterò a spasso nel meraviglioso mondo dei libri, con una piccola recensione per volta, sperando di accendere la vostra curiosità quel tanto che basta per dire “Mah, quasi quasi questo libro me lo leggo”! Insomma, Benvenuti negli Stuff di Movies and Stuff!
Il libro di cui parleremo questa settimana è Esercizi di stile e non è stato scelto a caso, a breve capirete il perché. L’autore, Raymond Queneau, è uno scrittore francese della metà del secolo scorso. Fu artista polivalente, la sua opera ha toccato più campi dell’arte: dalla narrativa alla pittura, passando per la poesia, la saggistica, fino ad arrivare al cinema… un po’ come il nostro blog!


Autore geniale, questa è forse la sua opera più rappresentativa, e per farla comprendere a pieno non farò un riassunto della trama, ma ne copierò una parte così come è scritta:

Un giorno verso mezzogiorno sopra la piattaforma posteriore di un autobus della linea S vidi un giovane dal collo troppo lungo che potava un cappello circondato d’una cordicella intrecciata. Egli tosto apostrofò il suo vicino pretendendo che costui faceva apposta a pestargli i piedi ad ogni fermata. Poi rapidamente egli abbandonò la discussione per gettarsi su un posto libero. Lo rividi qualche ora più tardi davanti alla Gare Saint-Lazare in gran conversazione con un suo compagno che gli suggeriva di far risalire un poco il bottone del suo soprabito.




Vi domanderete il senso di questa storiellaun banale avvenimento che sarebbe potuto accadere anche a noi nella Parigi del secolo scorso... beh, nel libro non troverete altro. Non ci sta altro se non altre novantanove variazioni di questa stessa storia. Già, novantanove volte la stessa cosa, scritta usando diverse figure retoriche, cambiando punto di vista, genere letterario, tempi verbali… Detta così sembra una cosa abbastanza noiosa, ma l’effetto che ne scaturisce è esilarante, soprattutto in quelle variazioni che cambiano punto di vista del narratore, o in cui si fa parodia dei vari generi letterali, dall’ode all’interrogatorio. Ad una lettura più profonda ci si rende anche conto delle incredibili potenzialità del linguaggio, soprattutto in quelle variazioni di più alto livello qualitativo, cioè quelle che riguardano principalmente l’utilizzo di diverse figure retoriche.

Da citare e sottolineare è l’ottimo lavoro di traduzione fatto da Umberto Eco, che nell’introduzione sottolinea le difficoltà incontrate nel tradurre, e lo si può capire!

Un piccolo libro, ma che sicuramente non deluderà le aspettative di nessuno, sia che si cerchi un piacevole passatempo, sia che si cerchi qualcosa di più impegnativo.

Voto 8+


Ed ecco un primo scatto dello scaffale che conterrà i libri recensiti in questo blog... siamo solo all'inizio ma si spera potrà riempirsi in breve tempo, anche col vostro aiuto! Quindi non abbiate paura di usare la possibilità di commentare sotto l'articolo, per dirmi se avete letto il libro recensito, commentarlo, e magari suggerirne qualcuno voi!





-Lollodr

1 commento:

  1. “Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte." [Francois Truffaut]

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