sabato 22 febbraio 2014

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare - Luis Sepulveda (Stuff #2)




Stuff
#2
Bentrovati e benvenuti!
Bentrovato a chi sia rimasto piacevolmente colpito dal primo articolo al punto di tornare qui per un bis (e con ottimismo mi dico che ci sia qualcuno che fa parte di questo gruppo), benvenuto a chi si trova da queste parti per la prima volta!




Oggi parlerò di una storia ampiamente nota a coloro che fanno parte della “mia generazione”, in quanto ne è stato tratto un film d’animazione italiano nel 1998 (nella foto a destra potete vedere un volantino promozionale del film, che ancora conservo). L’autore è il cileno Luis Sepulveda, attivista politico imprigionato dal regime dittatoriale di Pinochet, che ha poi ottenuto la cittadinanza francese ed adesso vive in Spagna. Il libro in questione è uno dei suoi più grandi successi… si parla di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.







Scritto con un linguaggio che lo potrebbe far inserire nel novero dei libri per bambini, narra delle avventure e disavventure del gatto Zorba a cui viene affidato un uovo dalla gabbiana Kengah. Questo perché essa
è ricoperta del petrolio in cui si è trovata invischiata a largo di Amburgo e, nonostante riesca a liberarsi e ad arrivare casualmente a casa di Zorba, sa di non avere molto tempo prima di morire di asfissia. Kengah riesce a farsi promettere da Zorba che quest’ultimo non avrebbe mangiato l’uovo, che ne avrebbe avuto cura finché non fosse nato il piccolo e soprattutto che gli avrebbe insegnato a volare. Zorba, nonostante fosse evidente l’assurdità delle richieste della gabbiana, non si nega, quasi seguendo un vecchio adagio che mia nonna è solita ripetere:
a dire sì non si fa mai peccato. Ma nonostante Zorba sia convinto non sarebbe accaduto, la gabbiana muore riuscendo con l’ultimo respiro a deporre l’uovo. E allora Zorba con gli altri gatti del porto decide di occuparsi dell’uovo e inizia…. covandolo.


Personalmente devo dire di avere un legame particolare con questo libro, visto che è stato uno dei primi da me letti (tanti anni fa). Questo proprio perché da alcuni, molti, punti di vista è un libro per bambini: per le dimensioni, per come è scritto, per la storia in sé (abbastanza semplice comunque)... E, va detto, già letto solo così, si tratta di una lettura molto gradevole che vi colpirà dritto al cuore, ne sono certo. Ma dietro la semplicità apparente vi è una chiave di lettura magari meno evidente ma non meno bella, dove Sepulveda per mezzo degli animali fa una forte critica al comportamento egli uomini nei confronti dell'ambiente.

Che dire, se per quanto riguardava Esercizi di stile (potete trovare qui l’articolo che ne parla) ve ne suggerivo la lettura perché un libro particolare ed interessante in quanto libro di sperimentazione, questo ve lo consiglio perché è bello. La sua semplicità vi lascerà di stucco e sono sicuro che porterete il ricordo di questa storia con voi a lungo.

Voto 7½ +

Nel frattempo ecco qui il primo aggiornamento dello scaffale dei libri… solo due libri, ma di qualità, e che spero vi siano piaciuti o vi possano piacere! Non dimenticate di commentare (qui sotto) il libro o anche l'articolo, magari suggerendo qualche titolo che io possa trattare in futuro! A martedì prossimo!


-Lollodr

2 commenti:

  1. "Ora volerai, fortunata. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro vento ed un altro ancora sole che arriva come ricompensa dopo la pioggia."

    La felicità non è dove si è ma dove si vuole arrivare.
    L'importante è condividere il cammino

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  2. Davvero una grande recensione, mi hai fatto tornare a mente i miei primi anni di letture (:

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