sabato 19 aprile 2014

Jack Black e la nave dei ladri - Carol Hughes (Stuff #17)




Stuff

#17

Il libro di cui parleremo oggi è stato a lungo conservato nella mia libreria a prendere polvere: letto anni ed anni fa, ne ho sempre conservato un buon ricordo, ma non l’ho mai riletto… fino ad oggi. Già solo prendendolo mi sono ricordato il motivo per cui non l’ho mai più riletto: della collana “Il battello a vapore”, è previsto per lettori da nove anni, dunque è certamente un libro per bambini. Poi nella quarta di copertina ho letto che l’autrice, Carol Hughes, è stata definita un moderno Jules Verne. E poiché le opere di Jules Verne sono sì definite per bambini, ma a conti fatti sono libri maturi e non semplici come si vuole far credere, ho iniziato la lettura di Jack Black e la nave dei ladri, questo il titolo, privo di pregiudizi di sorta.


Jack Black è un ragazzo il cui affetto è diviso tra il padre, arcigno comandante del fantastico dirigibile Bellerofonte, e Gadfly, coetaneo del padre ed eroe del piccolo Jack. Dopo mesi di suppliche, finalmente il padre decide di imbarcare anche Jack sul dirigibile per il viaggio inaugurale, ma le cose non andranno come previsto. Il ragazzo casualmente sentirà una conversazione in cui due sabotatori parlano di una bomba piazzata su un alettone affinché il dirigibile precipiti, per far poi ricadere la colpa sul comandante Black… e uno dei due sabotatori è proprio Gadfly! Nel tentativo di fuggire e di avvisare il padre, Jack cade dal dirigibile e in seguito ad un volo inimmaginabile atterra su una piccola bagnarola, la nave dei pirati da cui il titolo. Si tratta di una nave miracolosa, che non attracca da oltre vent’anni in nessun porto e il cui equipaggio è tutto arrivato casualmente sulla nave. E proprio quando sembra non ci sia speranza per Jack di salvare il padre e il proprio equipaggio, un insperato aiuto arriva dal cielo.

Dopo averlo letto, posso dire che sì, sotto molto aspetti si tratta di un libro per bambini, ma non per la storia. Del libro per bambini ha l’impianto narrativo, la cristallizzazione dei personaggi nonché lo stile di scrittura e il linguaggio. Ma la storia non avrebbe assolutamente sfigurato in libri rivolti ad un pubblico adulto, perché comunque è abbastanza articolata e tratta temi potenzialmente “pesanti” come la schiavitù della tecnologia soggetta agli scopi bellici, o anche al senso della vendetta, l’affetto paterno, il tradimento… non proprio argomenti per un libro da bambini. Quindi un libro che sicuramente consiglio perché è una bella lettura non scontata, pur lasciando l’amaro in bocca sotto certi aspetti. Questo perché, forse proprio a causa dell’essere stato scritto per un pubblico giovane, molti aspetti non sono ben approfonditi, mentre altri sono certamente irrealistici.
Voto 6½

Foto dello scaffale su cui possiamo aggiungere questo libricino! Si va dalla costa vecchio stile de L’isola del tesoro, al più serio Maus, passando per il fantasioso Grimpow e lo scintillante ArtemisFowl… insomma libri per tutti i gusti ed anche per tutti gli occhi! Buona Pasqua!

-Lollodr

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