mercoledì 23 aprile 2014

Jurassic Park - Michael Crichton (Stuff #18)



Stuff

#18

Vi è qualcosa che negli anni ha sempre appassionato folle di ragazzini, incuriosito migliaia di adulti, fatto girare soldi con la creazione di merchandising legato a decine e decine di libri, film, fumetti. Si tratta del mondo dei dinosauri. E se si parla di dinosauri in letteratura, il pensiero non può che correre all’opera principe del genere, partorita dalla geniale mente di Michael Crichton (e da cui Steven Spielberg ha tratto il famosissimo film): Jurassic Park. Nulla affascina più dell’ignoto e noi dei dinosauri sappiamo poco o niente dovendoci accontentare di quello che i paleontologi riescono a scoprire dai resti degli enormi animali che hanno popolato la terra per oltre 160 milioni di anni. Ma immaginate fosse possibile studiare il comportamento di questi passati abitanti della terra, immaginate si possano far tornare in vita ed addomesticare, così da poterli osservare come fosse uno zoo… questo e molto altro è Jurassic Park.



La storia narra di come John Hammond, ricco imprenditore privo di scrupoli, sia in sostanza riuscito nel suo sogno di far rivivere i dinosauri e creare un parco zoologico che li abbia come protagonisti. Ma le cose non stanno andando così bene come il vecchio impresario vuole far credere e quindi uno studio legale, socio dell’investimento, decide di organizzare una visita di controllo sull’isola per vedere con i proprio occhi. Con Hammond, sull’isola sono invitati Gennaro, inviato dallo studio legale, Grant e Sattler, paleontologi finanziati nelle loro ricerche dalla fondazione di Hammond, Malcolm, geniale matematico studioso del caos, e Nedry, informatico creatore del sistema su cui si basa Jurassic Park. A essi si aggiungeranno poco dopo i nipotini di Hammond, invitati per porre l’accento sula sicurezza dell’isola su cui sorge il parco. Ma il tentativo di rubare degli embrioni di dinosauro dall’isola da parte di un’agenzia rivale fa indirettamente precipitare le cose e, come detto all’inizio del libro, “[…] meno di venti persone furono coinvolte nella crisi. Di queste ne sopravvissero ben poche.”

Questo libro è obbiettivamente un capolavoro. Non stupisce che abbia coinvolto e appassionato lettori di tutte le età perché è indubbio che Crichton sappia il fatto suo per quanto riguarda lo scrivere. La storia è appassionante e sicuramente innovativa, ma soprattutto non è per niente campata in aria: le spiegazioni scientifiche che l’autore dà per giustificare la ricomparsa dei dinosauri sono assolutamente plausibili anche se d’impossibile attuazione. Il racconto scorre fluido con molti colpi di scena ben messi all’interno della narrazione, che coinvolgono il lettore rendendogli difficoltoso lo staccarsi dalla lettura. E una volta concluso il libro resta un po’ di nostalgia, un po’ di rimpianto, e non si può fare a meno di pensare che se fosse realizzabile sarebbe bellissimo e che, in fondo, se è andata male è stato solo un caso. Però come dice a più riprese Malcom, è la natura a controllare l’uomo e non viceversa, e quindi probabilmente se ci sentisse dire che è stata solo sfortuna ribatterebbe dicendo che se non succedeva questo, sarebbe successo qualcos’altro. Peccato.
 
Voto 9+

Foto dello scaffale, stiamo quasi a due! Vi siete persi qualche libro? Vi incuriosisce qualche copertina e volete sapere se ne vale la pena leggerlo? Dovete fingere di essere acculturati e volete sapere la trama di qualche libro? Trovate tutto qui, nella mia rubrica Stuff! Buona settimana!

-Lollodr

1 commento:

  1. UNA PERFETTA METAFORA DEL FALLIMENTO DEL POTERE SCIENTIFICO QUANDO DIVENTA ARROGANTE

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