Manga Column
Bentornati a tutti nella sezione dedicata ad anime e manga! Questa settimana ho per voi un seinen di genere horror psicologico: Le Portrait de Petit Cossette (コゼットの肖像 Kozetto no shōzō), un anime di soli 3 episodi da cui è stato tratto un manga di 2 volumi di Asuka Katsura.
Eiri Kurahashi è un ragazzo che studia Belle
Arti, con un gran talento nel dipingere. Eiri lavora anche in un negozio di
antiquariato dove vengono messi in vendita oggetti europei. Trascorrendo la
maggior parte del giorno in negozio, Eiri sta a stretto contatto con tutti gli oggetti
e si rende conto di riuscire a vedere attraverso un bicchiere di vetro
veneziano, una bambina di una bellezza rara. Solo lui può vedere questa
bambina, continua ad osservarla, come se stesse guardando un documentario sulla
sua vita, la ritrae quasi compulsivamente, finché non si rende conto di essere
perdutamente innamorato di lei. Un giorno arrivano nuovi oggetti dalla Francia
e tra questi vi è proprio un ritratto di questa bambina, risalente a
duecentocinquant’anni prima, che si chiama Cossette. Il dipinto è stato invece
fatto da un certo Marcello. Dopo una serie di immagini confuse in cui Eiri
crede di aver ucciso Cossette, la bambina gli appare materializzandosi. Eiri
però è straziato dalla gelosia nei confronti di Marcello, e vuole sapere a tutti
i costi che rapporto intercorreva tra lui e Cossette. Marcello è stato
l’assassino di Cossette, i due si amavano, ma crescendo, la perfezione di
Cossette mutava, così Marcello, per paura di non poterla più dipingere, decide
di ucciderla nonostante il suo amore. Ora Cossette ha scelto Eiri per stringere
un patto di sangue, perché lui la ama, e perché lui ha ereditato l’anima ed il
destino di Marcello. L’omicidio commesso da Marcello è stato visto da tutti gli
oggetti che si trovano nel negozio, e questi lo odiano con tanta violenza che,
alla fine, hanno covato in loro stessi un demone. Il loro odio ha intrappolato
Cossette costringendo il suo spirito a vagare sola nel mondo. I demoni prendono
possesso di Eiri (tra l’altro proverà anche una medium/esorcista a mandarli
via, senza riuscirci), egli deve patire la sofferenza ed espiare il peccato di
Marcello. Cossette si rende conto che, anche se in Eiri vi è l’anima di
Marcello, Eiri non è Marcello.
Mi fermo qui per evitare spoiler più
importanti, per quanto non si possa spoilerare una serie di 3 episodi!
Prima cosa, ho visto questo anime con
l’aspettativa che potesse diventare il mio nuovo anime preferito (o almeno
entrare nella top 3 xD)…da quanto appena detto già si capisce che la mia non
sarà una recensione positiva, infatti non lo è!
Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici,
posso dire che ci sono bellissime colonne sonore e scenografie, e montaggio
delle scene, pazzesche. Le ambientazioni sono molto gotiche, e le atmosfere
lugubri, tutto molto buio, sempre notte o, di giorno, sempre pioggia, quella
poca luce che c’è proviene da candele o lampadine con luce debole. Il tutto in
una città quasi spettrale, con abitanti alienati, annoiati, inquietanti. Il
problema visivo è dato proprio dai personaggi, trovo orribile il character
design di Cossette, e l’esasperato tentativo di volerla occidentalizzare,
utilizzando tratti che le alterano i lineamenti, ma fosse solo questo il
problema…
La trama è interessante, a me per prima ha
incuriosito moltissimo…ma tre episodi sono davvero davvero troppo pochi. In una
serie normale, al terzo episodio ancora non si hanno chiari i personaggi, i
nomi stessi dei personaggi, e anche la trama deve ancora prendere una
direzione. Qui, no. Neanche impariamo il nome di Eiri che è già tutto finito.
La storia in sé si presta ad approfondimenti incredibili, ma parte in medias res, ovvero, Eiri è già innamorato di Cossette, togliendo così allo spettatore una parte bellissima, perché così come Eiri piano piano si innamora di Cossette, anche noi che guardiamo dovremmo affezionarci a lei. Niente. Essendo lo sviluppo della trama così sterile, cosa ci aspettiamo dai personaggi? Il vuoto più totale. Non hanno alcun tipo di caratterizzazione psicologica, dall’inizio alla fine, di loro non si sa nulla.
Avrei voluto un bel flashback sulla vita di Cosette, dei flussi di coscienza pieni di disperazione da parte di Eiri.... che nervi! È pur sempre un horror psicologico, ma di psicologico non c’è traccia, se leggo psicologico mi aspetto qualcosa alla Neon Genesis Evangelion o, al massimo, alla Elfen Lied! Altra cosa che rende questo anime un flop pazzesco è la quasi inesistente presenza di dialoghi sostituiti, a volte da bellissime scene che non so perché mi hanno ricordato un po’ il Castello Errante di Howl e The End of Evangelion, altre volte da interminabili attacchi dei demoni, con un Eiri crocifisso e mostri che entrano ed escono dal petto e scene confuse in dimensioni ultraterrene dove regna il caos.
La storia in sé si presta ad approfondimenti incredibili, ma parte in medias res, ovvero, Eiri è già innamorato di Cossette, togliendo così allo spettatore una parte bellissima, perché così come Eiri piano piano si innamora di Cossette, anche noi che guardiamo dovremmo affezionarci a lei. Niente. Essendo lo sviluppo della trama così sterile, cosa ci aspettiamo dai personaggi? Il vuoto più totale. Non hanno alcun tipo di caratterizzazione psicologica, dall’inizio alla fine, di loro non si sa nulla.
Avrei voluto un bel flashback sulla vita di Cosette, dei flussi di coscienza pieni di disperazione da parte di Eiri.... che nervi! È pur sempre un horror psicologico, ma di psicologico non c’è traccia, se leggo psicologico mi aspetto qualcosa alla Neon Genesis Evangelion o, al massimo, alla Elfen Lied! Altra cosa che rende questo anime un flop pazzesco è la quasi inesistente presenza di dialoghi sostituiti, a volte da bellissime scene che non so perché mi hanno ricordato un po’ il Castello Errante di Howl e The End of Evangelion, altre volte da interminabili attacchi dei demoni, con un Eiri crocifisso e mostri che entrano ed escono dal petto e scene confuse in dimensioni ultraterrene dove regna il caos.
Sul finale non mi esprimo, perché è stato così
deludente e pessimo, che non ho parole, o meglio, appena finii di vederlo le
uniche parole che mi uscirono, furono: “Ma cos’ho appena visto?!”
Ah, e per intenderci, ho parlato solo di anime
perché ovviamente non ho avuto cuore di spendere soldi e leggere il manga!
Se Shiki non mi aveva fatto impazzire per il
suo essere al limite tra l’horror e il ridicolo, Le Portrait de Petit Cossette
è senza dubbio horror (anche se non è inquietante…ma non preoccupatevi, ben
presto vi parlerò dell’indiscusso Horror), ma invece di scadere nel ridicolo,
prende dritto la direzione dell’assurdo. È infatti assurdo ridurre una trama
con un potenziale così alto e delle scene effettivamente d’impatto, in un
qualcosa di veloce, banale e, soprattutto, vuoto. È stato un anime che non mi ha
lasciato nulla.
Non lo sconsiglio in maniera categorica solo
perché si tratta di 3 episodi, per il resto sarebbe da buttar via e farlo da
capo in modo più decente.
(Anche se ora, mettendo le foto, mi rendo conto
che gli scenari sono potenti proprio xD)
Voto: 4+
-FGrace
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