Manga Column
Se siete appassionati di videogiochi e Survival, questa
settimana siete capitati bene, infatti per voi ho BTOOOM! (ブトゥーム!), manga di Junya Inoue
da cui in seguito è stato tratto l’omonimo anime di 12 episodi. BTOOM! a qualcuno ha ricordato Battle Royale, ad altri Sword Art Online e a me anche un
po’ Mirai Nikki, be’ questo perché si parla di un survival ed è un seinen,
quindi non sono risparmiate scene di violenza e introspezioni psicologiche.
Ryōta Sakamoto ha 22 anni ed è un NEET, quindi non studia, non lavora, vive con la madre che lo mantiene e con il suo patrigno. Ryōta passa l’intera giornata davanti al videogioco BTOOOM! di cui è campione isolandosi dalla realtà. Un giorno si risveglia su un’isola deserta provvisto solo di alcune bombe ed uno strano chip sulla mano, quando poco dopo un uomo lo attacca con altre bombe, nota un’incredibile somiglianza con BTOOOM!, si rende allora conto di ritrovarsi nella trasposizione reale del videogioco.
All’inizio la serie non mi aveva presa del tutto, forse per
delle scene un po’ troppo ecchi, per dei grassoni disegnati molto male (non per
il fatto che siano grassi, ma perché i grassi sono stati disegnati in modo
orripilante), per la solita ovvia divina provvidenza che accompagna il
protagonista, che almeno lui mi è stato simpatico da subito…poi non so, ad un
tratto mi sono ritrovata a divorare BTOOOM!, superate le banalità iniziali ho
potuto apprezzarlo fino in fondo. Mi dispiace ma mi è d’obbligo farvi un mega
spoiler così non fate il mio stesso errore: la serie non ha fine O____o esatto,
ci sono rimasta malissimo, ormai mi ero appassionata tanto e invece mi si è troncato
BTOOOM! a metà…questo perché in madrepatria il manga non è ancora concluso,
quindi un finale non è ancora stato scritto, quindi ho avuto la doppia
fregatura (prima ho visto l’anime e non finiva, poi sono passata al manga e ho
letto in giro che neanche quello finiva, e quindi l’ho abbandonato..). Se voi
ce la fate ad aspettare una seconda serie vedetevi subito la prima o leggete il
manga che non rimarrete delusi. Purtroppo non essendoci la fine non so neanche
dirvi se è meglio il manga o l’anime xD
Dopo avervi stroncato un finale, passiamo ad altro: i
personaggi. Ovviamente non c’è solo il protagonista, però partiamo da lui. Ryōta
è un buon protagonista, non eccellente come può esserlo un Lelouch (*--*) ma
neanche insopportabile. Anche Ryōta è il solito ragazzo asociale e
problematico, cosa che caratterizza quasi tutti i ragazzi venuti dopo Shinji
Ikari (vedo Evangelion ovunque xD). Il disagio di vivere pienamente la realtà, e
le relative problematiche, porta il nostro protagonista ad utilizzare il
videogioco come valvola di sfogo, fino ad identificare se stesso non nella sua
figura umana ma in quella virtuale, online è un campione temuto e rispettato da
tutti, nella realtà non è nessuno. Il bello di Ryōta sta nel fatto che pur
essendo problematico, non ricopre un ruolo passivo. Per intenderci, se vogliamo
paragonare Mirai Nikki con BTOOOM!, Yuki che ha bene o male gli stessi problemi
di Ryōta lascia tutto il da fare a Yuno, “svegliandosi” solo verso la fine.
Ryōta invece combatte, è lui quello che protegge gli altri e che uccide, e
anche se dei flashback lo tormentano, non si dà mai per vinto. Cosa invece che
condivide con Yuki è l’ingenuità, come al solito volendo vedere del buono in
tutti si fida di personaggi che lo fregano.
Taira-san |
I suoi alleati sono Taira-san e Himiko. Taira-san è un uomo
di mezza età terrorizzato a morte dalla situazione in cui si trova, decide
infatti di non voler combattere né uccidere alcuna persona, il suo desiderio è
semplicemente quello di tornare a casa dalla sua famiglia. La paura porta
continuamente Taira-san a diffidare di Ryōta che invece si prende la briga di
proteggerlo e salvarlo, inoltre Taira-san è abbastanza grasso, poco atletico e
perennemente infortunato, quindi diciamo che per il nostro protagonista è più
una palla al piede che altro, ma Ryōta è infinitamente buono, quindi non ci
pensa.
Himiko |
Himiko è una ragazza liceale molto carina, anche lei
giocatrice di BTOOOM!, dopo un po’ si scoprirà infatti che lei e Ryōta nel
videogioco erano sposati. Himiko porta con sé un grande trauma da cui non
riesce ad uscirne, proprio per questo è lei ad essere passiva e per i primi
tempi non desidera che rimanere uccisa. Il suo trauma riguarda gli uomini, di
cui non riesce a fidarsi, tanto anche da impaurirsi se qualcuno prova a
toccarla. Gira munita di una stun-gun per la continua paura di essere
aggredita. Inizialmente non si fiderà neanche di Ryōta, ma affezionandosi
sempre di più ritrova la voglia di vivere e di combattere.
In sostanza la serie è ben fatta, riesce ad essere
coinvolgente grazie a quel ritmo incalzante che danno le serie d’azione; sangue e morti
qua e là per accontentare gli amanti dello splatter; personaggi molto
realistici e caratterizzati abbastanza bene…insomma, con BTOOOM! si è sicuri di
avere qualcosa di bello da leggere/vedere, spero che quando faranno il finale,
questo sia all’altezza del lavoro fatto fino ad ora.
Non me la sento di dare però un voto maggiore o uguale a
Mirai Nikki che è stato splendido per quella vena di follia che in BTOOOM!
manca, però anche qui siamo sopra la sufficienza ^_^
(Ah, poi mi scuso perché in questa recensione me ne sono
vista bene con le parentesi tonde xD)
Voto: 7+
-FGrace
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