sabato 15 marzo 2014

Cowboys & Indians - Joseph O'Connor (Stuff #8)



Stuff

#8

Un bentornato a tutti, un bentornato su Stuff! Il libro di cui parleremo quest'oggi non è un libro semplice, tutt'altro, e forse proprio in questo si trova la sua bellezza. Opera prima dell'autore irlandese Joseph O'Connor, porta in sé le origini di quella che sarà una sorta di costante nelle opere dell'autore irlandese: l'emigrazione dall'Irlanda. Il titolo del libro è Cowboys & Indians, nome molto meno fuori luogo di quanto si possa pensare.


Infatti il protagonista è sì un irlandese di Dublino, ma con una evidente peculiarità: un'alta cresta Mohicana di colore viola. La storia si apre con questa cresta viola e il suo proprietario, il cui nome è Eddie Virago, imbarcati su di una nave alla volta di Londra. Eddie è un ragazzo che ha un'alta considerazione di se stesso, in particolare del suo aspetto fisico e del suo futuro come leader di una band di successo. Stesso sulla nave fa conoscenza di quella che diventerà una persona molto importante nella sua permanenza a Londra: Marion, ragazza anche lei irlandese, molto decisa e con un passato non ben chiaro. Eddie dovrà vedersela con la sua incapacità a staccarsi da Marion, dai dubbi su quello che prova davvero per lei, ma anche con la sua carriera musicale che stenta a decollare e con le difficoltà a trovare un lavoro decente per sopravvivere.

L'ho trovato un libro molto bello, e non stupisce che Joseph O'Connor sia diventato uno scrittore di successo. Volendosi soffermare anche solo sull'aspetto stilistico, ci si rende conto di essere davanti ad un gran libro, scritto in maniera tale da comunicare al lettore l'ansia di vivere dei personaggi senza però che il libro diventi troppo pesante, grazie al sapiente uso di situazioni anche ironiche che contribuiscono ad allentare la tensione.

Ma non può essere certo considerato un libro leggero, di quelli da leggere prima di andare a letto per rilassarsi, perché non è un libro da "vissero tutti felici e contenti". I personaggi non sono persone in cui non ci piacerebbe immedesimarci perché sono scorretti, si drogano, mentono... ma è anche vero che proprio per questo sono probabilmente più vicini a noi di tanti protagonisti di libri che ci piace leggere. Non è un libro semplice, ma sicuramente è uno di quei libri che, una volta conclusi, ti lascia un qualcosa. Un qualcosa non meglio identificabile che però ti farà pensare a lui anche molto tempo dopo averlo concluso, un qualcosa che lascerà a conti fatti un bel ricordo della storia appena letta.

Voto 8+

 
Ecco infine il solito scatto dello scaffale dei libri recensiti! Siete curiosi di leggere degli altri libri presenti? Vi siete persi qualche recensione e volete recuperare? Trovare tutto nella mia rubrica Stuff sul blog! Buon fine settimana!




-Lollodr

1 commento:

  1. L'umanità si legge non solo nelle grandi imprese e nei grandi personaggi ma anche nella marginalità e nella sofferenza

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