sabato 8 marzo 2014

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve - Jonas Jonasson(Stuff #6)



Stuff

#6


Probabilmente il nome di Jonas Jonasson non vi dirà nulla. L’uomo in questione è prevedibilmente uno scrittore, di cui potete trovare uno scatto di rara bellezza nella foto qui accanto (e forse mettere la suddetta foto sul retro del libro non è stata una scelta furbissima), nonché l’autore del libro di cui parleremo quest’oggi. Sono forse due, o meglio tre, gli elementi migliori per introdurre il libro in questione, tre aspetti che probabilmente vi permetteranno fin da subito di capire di che tipo di libro si tratta. Direi di presentarli in ordine di apparizione, nel senso nell’ordine in cui il lettore (o potenziale lettore) viene colpito da questi aspetti. Allora
il primo viene ad essere la foto scelta per la copertina, che potete vedere poco più sotto: un vecchio in giacca e cravatta che indossa un costume da maiale con un candelotto di dinamite nel taschino… leggendo ci si renderà conto che dice molto sul carattere del protagonista e sull’importanza degli esplosivi, il maiale non so che ruolo abbia in realtà. Attratto da questa buffa immagine, il potenziale lettore si avvicina incuriosito per vedere di cosa si tratti, ed ecco che balza all’occhio il secondo aspetto, il titolo: Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve è una frase che, oltre ad essere il titolo del libro è anche un ottimo riassunto della scintilla che dà il la alla storia, ma di questo parleremo più dettagliatamente dopo. Ormai l’attenzione del lettore è attratta e allora lui (o lei) inizierà a sfogliarlo fermandosi magari a leggere la dedica dell’autore:


Nessuno ci sapeva stregare più di mio nonno materno quando, seduto sulla panchina di legno e chino sul bastone, raccontava le sue storie masticando tabacco.
“Ma… è vero nonno?” chiedevamo stupiti noi nipoti.
“Quelli che dicono soltanto la verità non sono degni di essere ascoltati”, rispondeva il nonno
Questo libro è dedicato a lui.



Avrete capito da queste premesse che non è per niente un libro “normale”, e forse questo lo rende bello. La storia parta dalla scelta di Allan Karlson di scappare dalla finestra della casa di riposo di cui è ospite, casa di riposo che solo un’ora dopo avrebbe ospitato le autorità del paese, invitate a festeggiare il raggiungimento del secolo di vita da parte proprio di Allan. E così inizia la sua avventura che lo porta a scontrarsi con la “Never again”, gruppo criminale agente nella zona, e ad incontrare diversi strani personaggi tra cui un ladro professionista, un uomo quasi laureato in decine di cose e una donna proprietaria di un elefante. La storia si svolge in maniera lineare ma intrecciata con la narrazzione della vita di Allan a partire dalla sua nascita, avvenuta nel 1905. Vita che lo ha portato ad interagire attivamente con tutti i più grandi eventi storici del ventesimo secolo quali il Progetto Manhattan, la Guerra Fredda, l’ascesa del comunismo in Cina… ma soprattutto vita che gli ha permesso di incontrare i più grandi leader politici dell’epoca, partendo da Truman fino a Stalin, passando per Mao, Churchill e molti altri. 


Un libro esilarante che subito prende il lettore in una girandola di avvenimenti surreali e quasi mai “politically correct” che porteranno a leggere il libro tutto di un fiato, nonostante comunque non sia piccolo. Nei capitoli riguardanti la vita di Allan, ci si ritroverà a fare i conti con un personaggio molto simile a Forrest Gump e il parallelo sorge spontaneo, data la comune abilità ad avere le mani in pasta nei più grandi avvenimenti dell’epoca. Ma anche e soprattutto la somiglianza riguarda l’ingenuità con cui entrambi affrontano la propria vita, riuscendo comunque ad uscirne vincitori. Ma a differenza del personaggio interpretato da Tom Hanks, Allan Karlson è più furbo ed egoista, ed il suo essere per niente legato ad alcuna fede politica gli permette di fare quello che preferisce e lavorare per (o con) chi gli sta più simpatico. Ma comunque non è un personaggio legato ad i soldi, ma solo a ciò che gli interessa. È un libro scritto in maniera semplice e diretta, cosa che ne aiuta in maniera considerevole la lettura, e parla di un’avventura e di una vita assolutamente incredibile ma… chissà… magari è andata proprio così!

Voto 8½ +


Ecco lo scatto della scaffale che tutti aspettavate, finalmente mi sono deciso a leggere un libro un po’ più grosso e quindi pare proprio che si sia fatto un passo in avanti importante! Che ne pensate, avete letto le ultime recensioni (le trovate qui, qui e qui)? Conoscevate i libri trattati, li avete letti? Fatemi sapere che ne pensate, o se avete qualche libro che non siete sicuri se comprare o no e di cui vi farebbe piacere saper se ne vale la pena!
Buon weekend!

  -Lollodr
 

1 commento:

  1. Che magnifica avventura può essere la vita se la assaporiamo momento per momento con leggerezza e un sorriso

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