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#9
Quest'oggi parleremo di quello che secondo me dovrebbe
essere un genere a se stante, ma che purtroppo non lo è: l'americanata. Tra la spy story e il thriller, l'americanata ha alcuni segni distintivi che la rendono facilmente
individuabile a chi li sa riconoscere. Il titolo che ti incuriosisce, o almeno
dovrebbe. Un'immagine di copertina ambigua, che dice e non dice, probabilmente
raffigurante armi ipertecnologiche. Passando alla lettura, si troveranno
sicuramente gli aspetti fondamentali de l'americanata.
Presenza degli Stati Uniti d'America come personaggio principale,
contrapposto probabilmente alla Russia o forse ad uno stato del Medioriente.
Netta contrapposizione tra buoni e cattivi, ovviamente gli Usa saranno SEMPRE i
buoni. E poi, in ordine sparso: soldi, capitali europee, armi incredibili ed
impensabili, segretezza, una conoscenza improbabile delle lingue da parte dei
personaggi, donne, e via dicendo. Ma se presente, quello che può fare la
certezza che tra le mani si stringe un'americanata
è una cosa in particolare, se presente: l'elenco dei personaggi. Cosa che
lo avvicina agli Harmony. Che
tristezza.
Ma va detta una cosa: le americanate
possono piacere, e questo è il caso.
Il libro in questione è Invisibile
di Patrick Robinson, acquistato in maniera assolutamente casuale, giuro. La
storia narra della scomparsa del sottomarino Unseen (Invisibile appunto) tra le
acque della Manica. Ci si rende conto che esso non può essere semplicemente
affondato, ma è stato rubato dal più grande terrorista della storia: Benjamin
Adnam, capitano di fregata israeliano, formato in Scozia, al soldo di Saddam
Hussein prima e degli ayatollah iraniani poi. E le conseguenze potrebbero
essere distruttive per l'Occidente.
Penso sia chiaro che questo tipo di libri non sia il mio
preferito, ma questo non vuol dire che mi lascia, anzi. A mio parere questo
tipo di libri è scritto per essere letto, che non vuole lasciarti qualcosa dopo
che lo hai rimesso nello scaffale, che non vuole raccontare una bella storia
particolare. È uno di quei libri fatto ad arte affinchè ti lasci con la
curiosità e l’ansia di sapere, spingendoti abbastanza rapidamente verso la fine
ed in tal senso aiuta il modo in cui è scritto, cioè con un linguaggio semplice
e fluido, con lo sporadico utilizzo di termini molto tecnici per dare
credibilità al tutto.
Insomma, se state cercando una lettura che possa
acculturarvi in un qualche modo, direi che avete sbagliato del tutto libro. Ma
se cercate qualcosa di più “soft”, qualcosa da leggere senza applicarsi troppo,
qualcosa da leggere durante le lunghe attese sotto casa della vostra ragazza…
beh allora non posso che consigliarvelo. Il voto che segue è legato alla
qualità dell’opera, ma essendomi piaciuto, il più è d’obbligo.
Voto 6+
Ecco ora lo scatto dello scaffale aggiornato con l’ultimo
titolo trattato. Qualcuno dei precedenti vi interessa e vi siete persi la
recensione? Trovate tutto qui! Siete arrivati qui per caso e vi incuriosisce
cos’altro possa trattare il blog? Beh, se avete voglia di guardare un po’ in
giro, trovereste molto sul cinema, ma da un punto di vista particolare, ma si
parlerà anche di videogiochi e manga/anime! Provare per credere!
-Lollodr
La leggerezza aiuta ad affronatre le strade impervie
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