martedì 11 marzo 2014

Mirai Nikki: e se il tuo cellulare ti dicesse quando devi morire?(Manga Column #1)



                                                      Manga Column

Salve a tutti! Sono davvero contenta di poter far parte anche io di questo blog, Movies and Stuff, e sono ancora più contenta di curare una rubrica dedicata ad anime e manga ^^ spero di riuscire a far avvicinare a questo “mondo parallelo” quelli che hanno sempre dato uno sguardo superficiale al genere e di condividere opinioni con chi è già un buon conoscitore.

Dopo queste premesse non potevo non iniziare presentando Mirai Nikki (未来日記 : Il Diario del Futuro). Il manga è stato scritto e disegnato da Sakae Esuno ed è raccolto in 12 volumi; l’anime, uscito nel 2011, è composto da 26 episodi.


Le rassicuranti parole di Deus
Il Dio del tempo e dello spazio, Deus Ex Machina (chiamato semplicemente Deus), sente sopraggiungere la sua fine, e prima che ciò avvenga, ha bisogno di trovare un successore. Per decidere chi è davvero meritevole di prendere il suo posto, intavola un Survival Game, in cui i 12 partecipanti, chiamati contro la loro volontà, dovranno proteggere ad ogni costo la propria vita…e non solo! Già, perché Deus ha donato ai partecipanti la capacità di conoscere il proprio futuro tramite un cellulare…insomma, perdere questo oggetto equivale a perdere il proprio futuro, nonché la propria vita. Quando un possessore del diario del futuro sta per essere ucciso da un altro, sul cellulare compare sotto forma di messaggio, l’indicatore “Dead End”, e si dovrà tentare il tutto per tutto per cambiare il corso degli eventi e cercare di rimanere in vita. La storia si focalizza sul Primo possessore, Amano Yukiteru (Yuki), un ragazzo misantropo, psicologicamente debole e con problematiche relazionali, egli stesso in mezzo alla gente si definisce un semplice “spettatore”. Una sua compagna di classe, Gasai Yuno, ragazza apparentemente timida e riservata, è follemente innamorata di Yuki, ma è anche lei un possessore del diario del futuro! Si trasforma così in una spietata assassina, il cui unico scopo nel Survival Game è quello di proteggere Yuki dalla morte e la sua furia omicida non si fermerà davanti a nulla. Quando però avrà ucciso 10 partecipanti, chi sarà il nuovo Deus tra lei e Yuki?

Mirai Nikki è un ottimo mix di vari generi, di base è uno shōnen con tinte horror, splatter, azione, sentimentali…proprio questa sua duttilità lo rende accessibile ad un pubblico vasto. Diventato famosissimo grazie alla yandere Yuno, la punta di diamante dell’opera, Mirai Nikki è stato spesso associato a Death Note, per la presenza di un diario dotato di poteri particolari; a mio avviso, Mirai Nikki esce vincitore da questo paragone.
La trama sembrerebbe la solita, un ragazzo insignificante che si trova a fronteggiare strambe situazioni in cui una ragazza forte ed esuberante ne prende le redini. Mirai Nikki è invece davvero originale, la narrazione è veloce, trascinante, circondata da atmosfere misteriose, ricca di scene d’azione e colpi di scena. Nell’anime si trova un fantastico uso della tecnica dell’avvicinamento e dello zoom e le scene sono scandite da un buon gioco di luci ed ombre. I disegni sono davvero piacevoli, sia nel manga, sia nell’anime. Le espressioni dei personaggi riescono ad essere molto comunicative senza essere troppo caricate, l’eccezione la fa Yuno con la sua epica mimica durante i momenti da psicopatica.

Come ho già detto, Mirai Nikki è strapieno di colpi di scena: gli stessi personaggi, sebbene abbiano una caratterizzazione fin dall’inizio, lasciano interdetti con la loro imprevedibilità. L’imprevedibilità, spesso, anche dello stesso destino, è tutto scritto, eppure un gesto di Yuki, apparentemente insignificante, cambia radicalmente lo scorrere di eventi che Deus aveva pianificato, per cui, di chi ci si può realmente fidare? Di nessuno! Yuki proprio per la sua fragilità cercherà di fare affidamento sugli altri pagandone le spese sulla propria pelle. I personaggi sono delineati in modo molto intelligente, riescono a stupire lo spettatore pur rimanendo se stessi; le motivazioni che li spingono a qualsiasi cosa pur di diventare il nuovo Dio sono abbastanza credibili e coinvolgenti. La domanda che Mirai Nikki sembra volerci porre è proprio questa: fino a che punto si è disposti a lottare? E che cosa si è disposti a sacrificare?
Ben fatto è anche il percorso di crescita di alcuni personaggi ed il loro sviluppo, come quello del Nono possessore, la terrorista Uryuu Minene, che viene presentata come una sorta di tsundere e poi prende una piega molto diversa. L’unico personaggio che potevano risparmiarsi è l’Ottavo possessore, la direttrice di un orfanotrofio, con le fattezze di una specie di nana con un corpo sproporzionato ed una testa gigantesca…
In Mirai Nikki ce n’è per tutti, ci sono ben due storie d’amore, mani mozzate, sangue, cadaveri nascosti in casa, scenette divertenti e un po’ ecchi, ed è riuscito a mettermi molta più ansia di altri anime che nascono come horror e invece sono semplicemente ridicoli… Ciò che è stato criticato è il fatto di aver accennato temi importanti di attualità e di non averli approfonditi, stessa cosa per la psicologia dei personaggi, con buoni spunti ma trattata brevemente. Sicuramente un’analisi più approfondita avrebbe alzato la qualità della storia, di certo Yuki non è il nuovo Shinji Ikari, per intenderci, ma credo che in questo modo Mirai Nikki slittava dallo shōnen al seinen, o se non altro, si sarebbe allontanato troppo dalla sua ieda iniziale, quindi deve essere giudicato per quello che è il suo genere.
L’unica cosa di cui si deve tenere conto è la diversità dei finali del manga e dell’anime, il secondo lascia quel che di amaro che non tutti apprezzano, quindi è un motivo in più per leggere il manga, cosa che consiglio a prescindere.

Diciamo che Mirai Nikki si merita come voto complessivo un bell’8+


-FGrace



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