Manga Column
Salve a tutti! Sono davvero contenta di poter far parte anche io di questo blog, Movies and Stuff, e sono ancora più contenta di curare una rubrica dedicata ad anime e manga ^^ spero di riuscire a far avvicinare a questo “mondo parallelo” quelli che hanno sempre dato uno sguardo superficiale al genere e di condividere opinioni con chi è già un buon conoscitore.
Dopo queste premesse non potevo non iniziare presentando
Mirai Nikki (未来日記
: Il Diario del Futuro). Il manga è stato scritto e disegnato da Sakae Esuno
ed è raccolto in 12 volumi; l’anime, uscito nel 2011, è composto da 26 episodi.
Le rassicuranti parole di Deus |
Il Dio del tempo e dello spazio, Deus Ex Machina (chiamato
semplicemente Deus), sente sopraggiungere la sua fine, e prima che ciò avvenga,
ha bisogno di trovare un successore. Per decidere chi è davvero meritevole di
prendere il suo posto, intavola un Survival Game, in cui i 12 partecipanti,
chiamati contro la loro volontà, dovranno proteggere ad ogni costo la propria
vita…e non solo! Già, perché Deus ha donato ai partecipanti la capacità di
conoscere il proprio futuro tramite un cellulare…insomma, perdere questo
oggetto equivale a perdere il proprio futuro, nonché la propria vita. Quando un
possessore del diario del futuro sta per essere ucciso da un altro, sul
cellulare compare sotto forma di messaggio, l’indicatore “Dead End”, e si dovrà
tentare il tutto per tutto per cambiare il corso degli eventi e cercare di
rimanere in vita. La storia si focalizza sul Primo possessore, Amano Yukiteru
(Yuki), un ragazzo misantropo, psicologicamente debole e con problematiche
relazionali, egli stesso in mezzo alla gente si definisce un semplice
“spettatore”. Una sua compagna di classe, Gasai Yuno, ragazza apparentemente
timida e riservata, è follemente innamorata di Yuki, ma è anche lei un
possessore del diario del futuro! Si trasforma così in una spietata assassina,
il cui unico scopo nel Survival Game è quello di proteggere Yuki dalla morte e
la sua furia omicida non si fermerà davanti a nulla. Quando però avrà ucciso 10
partecipanti, chi sarà il nuovo Deus tra lei e Yuki?
Mirai Nikki è un ottimo mix di vari generi, di base è uno
shōnen con tinte horror, splatter, azione, sentimentali…proprio questa sua
duttilità lo rende accessibile ad un pubblico vasto. Diventato famosissimo
grazie alla yandere Yuno, la punta di diamante dell’opera, Mirai Nikki è stato
spesso associato a Death Note, per la presenza di un diario dotato di poteri
particolari; a mio avviso, Mirai Nikki esce vincitore da questo paragone.
La trama sembrerebbe la solita, un ragazzo insignificante
che si trova a fronteggiare strambe situazioni in cui una ragazza forte ed
esuberante ne prende le redini. Mirai Nikki è invece davvero originale, la
narrazione è veloce, trascinante, circondata da atmosfere misteriose, ricca di
scene d’azione e colpi di scena. Nell’anime si trova un fantastico uso della
tecnica dell’avvicinamento e dello zoom e le scene sono scandite da un buon
gioco di luci ed ombre. I disegni sono davvero piacevoli, sia nel manga, sia
nell’anime. Le espressioni dei personaggi riescono ad essere molto comunicative
senza essere troppo caricate, l’eccezione la fa Yuno con la sua epica mimica
durante i momenti da psicopatica.
Come ho già detto, Mirai Nikki è strapieno di colpi di scena: gli stessi personaggi, sebbene abbiano una caratterizzazione fin dall’inizio, lasciano interdetti con la loro imprevedibilità. L’imprevedibilità, spesso, anche dello stesso destino, è tutto scritto, eppure un gesto di Yuki, apparentemente insignificante, cambia radicalmente lo scorrere di eventi che Deus aveva pianificato, per cui, di chi ci si può realmente fidare? Di nessuno! Yuki proprio per la sua fragilità cercherà di fare affidamento sugli altri pagandone le spese sulla propria pelle. I personaggi sono delineati in modo molto intelligente, riescono a stupire lo spettatore pur rimanendo se stessi; le motivazioni che li spingono a qualsiasi cosa pur di diventare il nuovo Dio sono abbastanza credibili e coinvolgenti. La domanda che Mirai Nikki sembra volerci porre è proprio questa: fino a che punto si è disposti a lottare? E che cosa si è disposti a sacrificare?
Ben fatto è anche il percorso di crescita di alcuni
personaggi ed il loro sviluppo, come quello del Nono possessore, la terrorista
Uryuu Minene, che viene presentata come una sorta di tsundere e poi prende una
piega molto diversa. L’unico personaggio che potevano risparmiarsi è l’Ottavo
possessore, la direttrice di un orfanotrofio, con le fattezze di una specie di
nana con un corpo sproporzionato ed una testa gigantesca…
In Mirai Nikki ce n’è per tutti, ci sono ben due storie
d’amore, mani mozzate, sangue, cadaveri nascosti in casa, scenette divertenti e
un po’ ecchi, ed è riuscito a mettermi molta più ansia di altri anime che
nascono come horror e invece sono semplicemente ridicoli… Ciò che è stato
criticato è il fatto di aver accennato temi importanti di attualità e di non
averli approfonditi, stessa cosa per la psicologia dei personaggi, con buoni
spunti ma trattata brevemente. Sicuramente un’analisi più approfondita avrebbe
alzato la qualità della storia, di certo Yuki non è il nuovo Shinji Ikari, per
intenderci, ma credo che in questo modo Mirai Nikki slittava dallo shōnen al
seinen, o se non altro, si sarebbe allontanato troppo dalla sua ieda iniziale,
quindi deve essere giudicato per quello che è il suo genere.
L’unica cosa di cui si deve tenere conto è la diversità dei
finali del manga e dell’anime, il secondo lascia quel che di amaro che non
tutti apprezzano, quindi è un motivo in più per leggere il manga, cosa che
consiglio a prescindere.
Diciamo che Mirai Nikki si merita come voto complessivo un
bell’8+
-FGrace
Nessun commento:
Posta un commento