Manga Column
Salve a tutti ragazzi e ben tornati! Anche questa settimana mi mantengo sui toni macabri presentandovi Shiki. Essendo un amante degli horror, cercavo qualche titolo che potesse tener testa ad altre opere che ho trovato fantastiche, e girando qua e là, ho ritrovato ovunque questo Shiki…ma partiamo dalle informazioni base.
Shiki (屍鬼), di cui esiste sia il manga (11 volumi) sia l’anime (22 episodi), è tratto da una light novel di Fuyumi Ono. Dal titolo già si intuisce che si tratta inequivocabilmente di un horror, infatti “Shi” significa “morte” e “Ki” anima. Per come sono intesi nell’opera, gli shiki sono come dei vampiri, non appaiono di giorno, si nutrono di sangue umano e vengono tenuti a distanza con croci e amuleti vari.
Siamo in un’estate degli anni ’90, nel villaggio di Sotoba che conta sì e no 1300 abitanti. Il villaggio è situato su delle montagne ed è circondato da alberi che vengono utilizzati per costruire bare. A Sotoba, infatti, è ancora in uso la tradizione dell’inumazione dei defunti. Su una collina che sovrasta Sotoba, vi è un castello in stile occidentale, e una strana famiglia, i Kirishiki, va ad abitare proprio lì. Succedono però cose strane: molti abitanti si presentano nell’unica clinica del posto, gestita dal dott. Toshio Ozaki, con gli stessi sintomi, sonnolenza, anemia, brachicardia…sarà il caldo, fatto sta che giorno dopo giorno tutte queste persone muoiono, e il numero dei defunti aumenta esponenzialmente. Si pensa allora che possa essere un’epidemia, ma il dott. Ozaki, per non creare panico nel villaggio, aspetta di avere prima la certezza di cosa si stia diffondendo. Ad aiutare Ozaki nel suo tentativo di scoprire la verità è il monaco buddhista Muroi Seishin, dalle sue indagini risulta che tutti coloro che sono morti, si erano dimessi dai propri incarichi. Parallelamente, il quindicenne Nastuno Yuuki, scopre cosa c’è dietro queste strane morti, vede una ragazza morta da poco attaccare nel sonno il suo migliore amico.
Non c’è dubbio, si tratta di vampiri. Natsuno cerca di far arrivare la verità a Ozaki, che dovrà per forza credergli dopo che, insieme a Seishin, assiste ad un attacco di questi vampiri nella sua clinica durante un turno di notte. Ozaki non ha più dubbi, Seishin finge che nulla sia successo. Quando Ozaki riuscirà a provare davanti a tutti gli abitanti di Sotoba che la causa di tutte le morti sono gli abitanti della famiglia Kirishiki, che a sua volta hanno tramutato in vampiri quasi tutti i defunti, la vendetta dei pochi rimanenti del villaggio sarà terribile.
Inizio dicendo che mi aspettavo molto molto di più. Dell’anime ero arrivata al quinto episodio con l’intenzione di abbandonare, mi annoiava, non faceva per nulla paura, a tratti l’ho trovato anche ridicolo. Non trasmetteva ansia, ma solo un senso di morte e di lutto. I disegni non sono proprio azzeccati, gli occhi degli umani hanno due pupille (o due iridi O___o), improbabili capigliature verdi, rosa, azzurre, che sfidano qualsiasi lacca o gel…per non parlare dei vampiri che hanno enormi occhi che sembrano due buchi neri, e microvestiti gothic lolita…per come si erano messe le cose, non so come ho fatto ad arrivare fino alla fine, eppure ho fatto quest’atto di coraggio e devo dire che dall’episodio 7/8 finalmente è iniziato a diventare interessante.
Si è iniziato ad intravedere quel qualcosa che hanno tutti gli horror, ma non so perché, ha continuato a non far paura. Hanno provato anche a mettere musichette inquietanti, ma niente…una cosa che è completamente mancata, è la presenza di belle e crude scene splatter, per vedere un po’ di sangue bisogna aspettare il massacro finale quando a tutti i vampiri vengono ficcati i paletti nel cuore, ma anche lì le scene sono in lontananza, o con persone davanti che non fanno vedere…insomma, si vede tanto sangue ma non si vede alcuna scena che faccia dire “Che schifo!”.
Altra cosa che non mi è piaciuta, è che non c’è stata una vera giustizia. Sono morte tante persone che meritavano di rimanere, altre invece sono sopravvissute, non voglio fare spoiler, ma guardando l’ultimissima scena viene voglia di mandare una lettera di reclamo agli autori. Tutto sommato, non mi sono pentita troppo di averlo visto. Superati i lentissimi primi episodi, la serie sicuramente prende.
Dare un voto mi è difficile…il mio giudizio è deviato solo da Ozaki, e forse anche un po’ da Natsuno, che risolleva la situazione (essendo anche protagonista dell’unica bella scena di tortura) xD
Per cui il mio voto è 6-
-FGrace
Salve a tutti ragazzi e ben tornati! Anche questa settimana mi mantengo sui toni macabri presentandovi Shiki. Essendo un amante degli horror, cercavo qualche titolo che potesse tener testa ad altre opere che ho trovato fantastiche, e girando qua e là, ho ritrovato ovunque questo Shiki…ma partiamo dalle informazioni base.
Shiki (屍鬼), di cui esiste sia il manga (11 volumi) sia l’anime (22 episodi), è tratto da una light novel di Fuyumi Ono. Dal titolo già si intuisce che si tratta inequivocabilmente di un horror, infatti “Shi” significa “morte” e “Ki” anima. Per come sono intesi nell’opera, gli shiki sono come dei vampiri, non appaiono di giorno, si nutrono di sangue umano e vengono tenuti a distanza con croci e amuleti vari.
Siamo in un’estate degli anni ’90, nel villaggio di Sotoba che conta sì e no 1300 abitanti. Il villaggio è situato su delle montagne ed è circondato da alberi che vengono utilizzati per costruire bare. A Sotoba, infatti, è ancora in uso la tradizione dell’inumazione dei defunti. Su una collina che sovrasta Sotoba, vi è un castello in stile occidentale, e una strana famiglia, i Kirishiki, va ad abitare proprio lì. Succedono però cose strane: molti abitanti si presentano nell’unica clinica del posto, gestita dal dott. Toshio Ozaki, con gli stessi sintomi, sonnolenza, anemia, brachicardia…sarà il caldo, fatto sta che giorno dopo giorno tutte queste persone muoiono, e il numero dei defunti aumenta esponenzialmente. Si pensa allora che possa essere un’epidemia, ma il dott. Ozaki, per non creare panico nel villaggio, aspetta di avere prima la certezza di cosa si stia diffondendo. Ad aiutare Ozaki nel suo tentativo di scoprire la verità è il monaco buddhista Muroi Seishin, dalle sue indagini risulta che tutti coloro che sono morti, si erano dimessi dai propri incarichi. Parallelamente, il quindicenne Nastuno Yuuki, scopre cosa c’è dietro queste strane morti, vede una ragazza morta da poco attaccare nel sonno il suo migliore amico.
Non c’è dubbio, si tratta di vampiri. Natsuno cerca di far arrivare la verità a Ozaki, che dovrà per forza credergli dopo che, insieme a Seishin, assiste ad un attacco di questi vampiri nella sua clinica durante un turno di notte. Ozaki non ha più dubbi, Seishin finge che nulla sia successo. Quando Ozaki riuscirà a provare davanti a tutti gli abitanti di Sotoba che la causa di tutte le morti sono gli abitanti della famiglia Kirishiki, che a sua volta hanno tramutato in vampiri quasi tutti i defunti, la vendetta dei pochi rimanenti del villaggio sarà terribile.
Inizio dicendo che mi aspettavo molto molto di più. Dell’anime ero arrivata al quinto episodio con l’intenzione di abbandonare, mi annoiava, non faceva per nulla paura, a tratti l’ho trovato anche ridicolo. Non trasmetteva ansia, ma solo un senso di morte e di lutto. I disegni non sono proprio azzeccati, gli occhi degli umani hanno due pupille (o due iridi O___o), improbabili capigliature verdi, rosa, azzurre, che sfidano qualsiasi lacca o gel…per non parlare dei vampiri che hanno enormi occhi che sembrano due buchi neri, e microvestiti gothic lolita…per come si erano messe le cose, non so come ho fatto ad arrivare fino alla fine, eppure ho fatto quest’atto di coraggio e devo dire che dall’episodio 7/8 finalmente è iniziato a diventare interessante.
Si è iniziato ad intravedere quel qualcosa che hanno tutti gli horror, ma non so perché, ha continuato a non far paura. Hanno provato anche a mettere musichette inquietanti, ma niente…una cosa che è completamente mancata, è la presenza di belle e crude scene splatter, per vedere un po’ di sangue bisogna aspettare il massacro finale quando a tutti i vampiri vengono ficcati i paletti nel cuore, ma anche lì le scene sono in lontananza, o con persone davanti che non fanno vedere…insomma, si vede tanto sangue ma non si vede alcuna scena che faccia dire “Che schifo!”.
Passiamo ai personaggi, altra nota dolente…sono
fondamentalmente stupidi, senza alcuno spessore psicologico, il monaco Seishin
è anche fastidiosamente omertoso; questo buon monaco, infatti, si affeziona
alla vampirina Sunako, preferendo proteggere lei che il resto del villaggio.
Sunako inizialmente sembrerebbe essere l’unico personaggio degno di nota, è una
bambina della famiglia Kirishiki che di notte va a trovare Seishin, e insieme
discutono di argomenti profondi, dimostrando quindi una lodevole maturità.
Verso la fine scade anche lei, supportata dal monaco che andrebbe solo
picchiato. Hanno stupito positivamente Natsuno e Ozaki che, anche se hanno
commesso degli errori, almeno hanno combattuto fino alla fine per la loro
causa, che si è rivelata essere quella giusta. Per quanto riguarda i vampiri,
almeno loro vengono mostrati per ciò che sono, e non ne viene data una figura
romantica come invece è di uso fare in questi tempi. Hanno dei sentimenti,
alcuni odiano se stessi per il male che commettono, ma quando devono attaccare,
diventano spietati, non hanno rimorsi, non si pongono neanche il problema se
stanno uccidendo un proprio caro.
Altra cosa che non mi è piaciuta, è che non c’è stata una vera giustizia. Sono morte tante persone che meritavano di rimanere, altre invece sono sopravvissute, non voglio fare spoiler, ma guardando l’ultimissima scena viene voglia di mandare una lettera di reclamo agli autori. Tutto sommato, non mi sono pentita troppo di averlo visto. Superati i lentissimi primi episodi, la serie sicuramente prende.
Dare un voto mi è difficile…il mio giudizio è deviato solo da Ozaki, e forse anche un po’ da Natsuno, che risolleva la situazione (essendo anche protagonista dell’unica bella scena di tortura) xD
Per cui il mio voto è 6-
-FGrace
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